139
pages
English
Ebooks
2018
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Publié par
Date de parution
21 juin 2018
Nombre de lectures
0
EAN13
9780714547954
Langue
English
Poids de l'ouvrage
2 Mo
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21 juin 2018
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9780714547954
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Vita Nuova
Dante Alighieri
Translated by Anthony Mortimer
ALMA CLASSICS
Alma Classics an imprint of
alma books ltd 3 Castle Yard Richmond Surrey TW 10 6TF United Kingdom www.almaclassics.com
This translation of Vita Nuova first published by Alma Classics in 2011
This new edition first published by Alma Classics in 2013. Repr. 2016
Translation, notes and apparatus © Anthony Mortimer, 2011
Excerpt from Boccaccio’s Life of Dante © J.G. Nichols, 2002
Printed in Great Britain by CPI Group (UK) Ltd, Croydon CR0 4YY
isbn : 978-1-84749-358-3
All the pictures in this volume are reprinted with permission or pre sumed to be in the public domain. Every effort has been made to ascertain and acknowledge their copyright status, but should there have been any unwitting oversight on our part, we would be happy to rectify the error in subsequent printings.
All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in or introduced into a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means (electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise), without the prior written permission of the publisher. This book is sold subject to the condition that it shall not be resold, lent, hired out or otherwise circulated without the express prior consent of the publisher.
Contents
Vita Nuova
Note on the Text
Notes
Extra Material
Dante Alighieri’s Life
Dante Alighieri’s Major Works
Dante Alighieri’s Vita Nuova
Select Bibliography
Appendix I: Four Sonnets on the Vita Nuova
Appendix II: From Boccaccio’s Life of Dante
Index of First Lines (Italian)
Index of First Lines (English)
Acknowledgements
About the Translator
In memory of Robert Rehder
1935–2009
primo de li miei amici
Vita Nuova
I
I n quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice: « Incipit vita nova » . Sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d’assemplare in questo libello, e se non tutte, almeno la loro sentenzia.
I
I n that part of the book of my memory before which little can be read, there is a rubric that says “ Incipit vita nova ” . * Under that rubric I find written the words that I intend to copy into this little book, or if not all of them, at least their substance. *
II
N ove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice li quali non sapeano che si chiamare. Ella era in questa vita già stata tanto, che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte d’oriente de le dodici parti l’una d’un grado, sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed io la vidi quasi da la fine del mio nono. Apparve vestita di nobilissimo colore, umile e onesto, sanguigno, cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia. In quello punto dico veracemente che lo spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò a tremare sì fortemente che apparia ne li menimi polsi orribilmente; e tremando disse queste parole: « Ecce deus fortior me, qui veniens dominabitur michi ». In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l’alta camera ne la quale tutti li spiriti sensitivi portano le loro percezioni, si cominciò a maravigliare molto, e parlando spezialmente a li spiriti del viso, sì disse queste parole: « Apparuit iam beatitudo vestra ». In quello punto lo spirito naturale, lo quale dimora in quella parte ove si ministra lo nutrimento nostro, cominciò a piangere, e piangendo disse queste parole: « Heu miser, quia frequenter impeditus ero deinceps! ». D’allora innanzi dico che Amore segnoreggiò la mia anima, la quale fu sì tosto a lui disponsata, e cominciò a prendere sopra me tanta sicurtade e tanta signoria per la vertù che li dava la mia imaginazione che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente. Elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l’andai cercando, e vedeala di sì nobili e laudabili portamenti che certo di lei si potea dire quella parola del poeta Omero: «Ella non parea figliuola d’uomo mortale, ma di Deo». E avvegna che la sua imagine, la quale continuatamente meco stava, fosse baldanza d’Amore a segnoreggiare me, tuttavia era di sì nobilissima vertù che nulla volta sofferse che Amore mi reggesse senza lo fedele consiglio de la ragione in quelle cose là ove cotale consiglio fosse utile a udire. E però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine pare alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse; e trapassando molte cose le quali si potrebbero trarre de l’essemplo onde nascono queste, verrò a quelle parole le quali sono scritte ne la mia memoria sotto maggiori paragrafi.
II
N ine times since my birth had the heaven of light revolved in its orbit, returning almost to the same place, * when before my eyes there first appeared the glorious lady of my mind, called Beatrice by many who did not even know what her name was. * She had been in this life for the time it took the heaven of fixed stars to move one twelfth of a degree towards the east, so that she appeared to me towards the beginning of her ninth year and I saw her towards the end of my own ninth year. She appeared in a garment of most noble colour, a modest proper crimson, girdled and adorned as suited her tender years. At that moment I say in all truth that the vital spirit * dwelling in the most secret chamber of my heart began to tremble so strongly that its violence could be felt even where the pulse is weakest; and trembling it said these words: “ Ecce deus fortior me, qui veniens dominabitur michi ” . * In that moment the animal spirit, which dwells in the high chamber to which all the spirits of sense bring their perceptions, began to marvel greatly, and speaking especially to the spirits of sight, it said these words: “ Apparuit iam beatitudo vestra ” . * At which the natural spirit which dwells where our nourishment is digested began to weep, and as it wept it said these words: “ Heu miser, quia frequenter impeditus ero deinceps! ” * From then on, I say, Love was lord over my soul, which had been wedded to him so early; and, through the power that my imagination granted him, he gained such mastery and assurance that I was forced to do whatever he wished. Many times he ordered me to go where I might see this young angel, so that often in my boyhood I went to seek her, and I saw that she was of such laudable and noble bearing that Homer’s words could surely be applied to her: “She seemed the daughter not of mortal man, but of a god”. * And although her image, which was always in my mind, encouraged Love in his mastery, yet it had such noble power that it never allowed Love to rule me without the faithful counsel of reason in those matters where such counsel was useful to hear. But since to dwell on the deeds and passions of such early youth may seem to some mere idle talk, I shall turn from them; and omitting many things that can be found in the original text * from which these are derived, I shall come to those words that are written in my memory under more substantial paragraphs.
III
P oi che fuoro passati tanti die che appunto erano compiuti li nove anni appresso l’apparimento soprascritto di questa gentilissima, ne l’ultimo di questi die avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo, in mezzo a due gentili donne, le quali erano di più lunga etade; e passando per una via, volse li occhi verso quella parte ov’io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo, mi salutòe molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine. L’ora che lo suo dolcissimo salutare mi giunse era fermamente nona di quello giorno; e però che quella fu la prima volta che le sue parole si mossero per venire a li miei orecchi, presi tanta dolcezza che come inebriato mi partio da le genti, e ricorsi a lo solingo luogo d’una mia camera, e puosemi a pensare di questa cortesissima. E pensando di lei, mi sopragiunse uno soave sonno, ne lo quale m’apparve una maravigliosa visione; che me parea vedere ne la mia camera una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discernea una figura d’uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse; e pareami con tanta letizia, quanto a sé, che mirabile cosa era; e ne le sue parole dicea molte cose, le quali io non intendea se non poche; tra le quali intendea queste: « Ego dominus tuus ». Ne le sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda, salvo che involta mi parea in uno drappo sanguigno leggeramente; la quale io riguardando molto intentivamente, conobbi ch’era la donna de la salute, la quale m’avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. E ne l’una de le mani mi parea che questi tenesse una cosa la quale ardesse tutta, e pareami che mi di cesse queste parole: « Vide cor tuum ». E quando elli era stato alquanto, pareami che disvegliasse questa che dormia; e tanto si sforzava per suo ingegno che le facea mangiare questa cosa che in mano li ardea, la quale ella mangiava dubitosamente. Appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto; e così piangendo, si ricogliea questa donna ne le sue braccia, e con essa mi parea che si ne gisse verso lo cielo; onde io sostenea sì grande angoscia che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere, anzi si ruppe e fui disvegliato. E mantenente cominciai a pensare, e trovai che l’ora ne la quale m’era questa visione appa